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REVISIONE ARTICOLO 1.0
LON CHANEY
TOM
SAVINI
di The Dreaming Man (Redazione)
NEL RIQUADRO LON CHANEY /// NELLA FOTO GRANDE CHANEY TRUCCATO IN IL FANTASMA DELL’OPERA (1925)
Il giovane Savini passa la sua gioventù studiando e facendo degli scherzi ai propri compagni. Infatti, si traveste spesso con costumi fatti in casa e si trucca solo per il gusto di spaventare i suoi amici. Ed è proprio in questa fase che scopre anche la passione per la recitazione che praticò poi negli anni avvenire insieme al trucco cinematografico. Frequenta l'Università di Point Park per tre anni, prima di arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti e partecipare ad un tour in Vietnam dove occupa il ruolo di fotografo. Il suo principale compito era quello di immortalare i danni alle macchine e ai feriti. Sosterrà in un’intervista che in quel periodo fotografò delle cose talmente orribili che dovette pensare che fossero degli effetti speciali per venirne fuori mentalmente e sopportare ciò che di orribile aveva visto.
Savini continuerà comunque a truccarsi e a travestirsi pure in Vietnam spaventando così i locali! Un modo per esorcizzare la terribile realtà vissuta in una zona di guerra come quella vietnamita. Una volta ritornato in patria, Savini conosce Dick Smith, truccatore e make-up artist famoso per la tecnica prostetica (l’ausilio di protesi per il trucco) che diventa per lui fonte di ispirazione e guida (suoi i trucchi de L’esorcista). Gli esordi cinematografici sono però accanto a George Romero nel film intitolato Wampyr (Martin) del 1977.
A SINISTRA UN GIOVANE SAVINI /// A DESTRA IL POSTER DI WAMPYR
Nel 1978 lavora ad un altro film di Romero, Zombi, questa volta a più alto budget. I suoi trucchi convinceranno il grande pubblico grazie agli effetti “gore” della pellicola. Savini però continua a sperimentare e a migliorarsi. Ogni film è un avanzare continuo e costante sull’esplorazione del trucco soprattutto a base splatter, al punto che verrà ribattezzato come il “Sultano dello Splatter.”
Nel 1980 è la volta dei make-up del film Venerdì 13 (Friday the 13th), regia di Sean S. Cunningham, poi degli effetti di Maniac (1980), regia di William Lustig (1980) e così via fino alla regia di Creepshow (1982).
I lavori fatti da Savini sono sempre un pugno allo stomaco, se non altro per quei spettatori che sono parecchio sensibili al sangue e alle “frattaglie”. Qualcuno ha duramente criticato il suo lavoro, ovviamente per via dell’ottima resa dei suo effetti.
«La gente ha paura di me. Ci sono così tante volte in cui un ragazzo magari si avvicina a me e la sua ragazza è, tipo, a 50 metri di distanza…Ha paura di venire a parlare con me. Ho solo questa faccia, ma non sono cattivo. La gente ha solo paura e io sono davvero come un gattino sensibile, se solo lo sapessero. A volte la gente ha paura di me perché pensa che io ami uccidere le persone. Ovviamente non è così. Non sono un folle! È solo un lavoro, il mio lavoro. Significa che ho appena fatto bene il mio lavoro, tutto qui! Io ho paura come tutti gli altri. Anzi, io ho paura di due cose: lame e ragni…!»
Nel 1985 vince il Saturn Award per i migliori effetti di trucco per il suo lavoro nella pellicola Il giorno degli zombi (Day of the Dead) di George A. Romero. Continua ancora a lavorare con altri registi e su altri film fino al 2012 realizzando make-up ed effetti splatter per pellicole come Nightmare dal profondo della notte (Nightmare on elm street), regia di Wes Craven, Non aprite quella porta - Parte 2 (The Texas Chainsaw Massacre 2), regia di Tobe Hooper, Monkey Shines - Esperimento nel terrore, di George A. Romero e con il nostro Dario Argento nella pellicola Trauma (1993).
CAROLINE WILLIAMS NEL DIETRO LE QUINTE DI NON APRITE QUELLA PORTA - PARTE 2 . TOM SAVINI “ARMEGGIA” DIVERTENDOSI CON UNA SUA CREATURA
Come attore, Savini ha recitato in molti film, anche da lui stessi realizzati, seguendo così questa sua seconda passione.
La sua prima apparizione è stata interpretando un personaggio in Wampyr nel 1978; ha reso successivamente molto bene un motociclista minaccioso, chiamato Blades, nel film Zombi. Un ruolo che ha ripreso poi in forma di morto vivente con cameo nel seguito della serie nel 2005.
Nel film Maniac del 1980, è stata una delle vittime del killer della pellicola mentre ha avuto un ruolo più importante nel film Knightriders (1981) di George A. Romero. Ha continuato ad interpretare ancora il ruolo del motociclista, che combatte stavolta i vampiri, nella pellicola Dal tramonto all'alba (1996) di Robert Rodriguez del 1996.
A SINISTRA MENTRE SAVINI TRUCCA BETSY PALMER PER VENERDÌ 13 /// TOM SAVINI È BLADES IN ZOMBI
Dal 2013 Tom Savini si è ritirato dalla realizzazione di trucchi cinematografici, ma non ha mai perso il “vizio” nel collaborare con diverse produzioni. Ha fondato una sua scuola di make-up che realizza corsi di trucchi cinematografici per giovani studenti.
A dicembre del 2019, è stato realizzato un documentario sulla sua vita che prende il titolo di Smoke & Mirrors - The Story of Tom Savini, distribuito sulla piattaforma streaming Shudder.
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